Temi di discussione alla GASSEMBLEA
Il pomeriggio della GASSEMBLEA 09 non avremo abbastanza tempo ne abbastanza spazi, né forse saremo abbastanza, per discutere di tutti gli argomenti che ci interesserebbe affrontare. Per questo abbiamo compilato una lista dei possibili temi dei due o tre gruppi di lavoro che si riuniranno dopo le 15. Attraverso i commenti puoi dirci cosa ne pensi oppure, magari, vuoi proporne uno nuovo o suggerire una modifica a quelli proposti.
Piccolo è bello?
Dimensione e organizzazione? Quanto piccolo deve essere un GAS? quanto può influire?Qual’è il limite all’Espansione del GAS? Quanto ci possiamo ingrandire affinché non si perda il lato umano del rapporto solidale? Si vuole aumentare come Rete il numero dei G.A.S. con anche iniziative attive di promozione e diffusione di tale strumento o si vuole lasciare la spontaneità nella nascita di nuovi G.A.S.? Una riflessione sull’incidenza dei G.A.S. sull’economia reale, prospettive e situazione attuale.
Globale o locale?
Come si pongono i G.A.S. della rete con il commercio equo? Dobbiamo esclusivamente incentivare il consumo territoriale e/o tener anche conto dell’economia equa con i produttori del terzo mondo?
Dal G.A.S. al G.A.P.S. (gruppo d’acquisto e produzione solidali)?
Dall’acquisto alla produzione, sperimentazioni verso un’unica rete solidale sul territorio (esempi: retina G.A.S. Brianza, D.E.S. Brianza); superamento della domanda e offerta come casuale e successiva alla programmazione economica della produzione, per orientarsi verso una domanda e offerta concertata.
Gruppo d’acquisto laziale?
Quali acquisti realizzare tra più GAS? Quali esperienze realizzate? Quali prodotti e nuove settori merceologici (prodotti duraturi, elettrodomestici,…)? Come gestire gli acquisti collettivi, il trasporto e le consegne? Quali produttori e quale rapporto con essi?
Favorisca i documenti!?
Qual’è il ruolo della certificazione bio nell’agricoltura. Come si comportano e si dovrebbero comportare i GAS su tale questione? Come funziona l’autocertificazione?
Techno-GAS?
Uso e abuso degli strumenti organizzativi informatici per snellire i processi gestionali e decisionali e per incentivare la partecipazione anche a distanza. Gestigas, mailinglist, siti web, social network, sms, …
Sì, ma da dove venite?
Da dove e come arrivano i prodotti che acquistiamo? Quali sono le alternative di trasporto? quali possibilità esistono di creare lavoro in questo capo? Si può costituire una cooperativa di trasporto appositamente per i trasporti per i G.A.S.? Da chi? A quali condizioni?
Decisioni solidali?
Metodo del consenso e partecipazione: come si decide e ci si organizza nei gruppi? Si sceglie con chi c’è oppure si attende la massima partecipazione possibile? Esiste una via di mezzo tra le due possibilità? Esiste una terza via?
Energie solidali?
Quali progetti di produzione rinnovabile? Provare il risparmio energetico e l’efficenza?
Orti urbani?
Come portare la campagna in città?
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5 risposte
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[…] sito della Rete diverrà il luogo dove scegliere e discutere i temi dei dibattiti con un invito ad “adottare” nuovi gruppi da coinvolgere in una trama che si annuncia […]
Favorisca i documenti!?
Dal G.A.S. al G.A.P.S.
Sì, ma da dove venite?
Orti autogestiti
Viste le questioni dibattute attualmente nel nostro GAS , credo che il tema della dimensione e dell’espansione dei GAS sia particolarmente importante!
A domenica!
Mah! difficile scegliere, sono tutti così buoni…
Inizierei con Piccolo è bello?
Poi un ricco secondo di TechnoGAS
per poi finire in bellezza con Dal G.A.S. al G.A.P.S. (gruppo d’acquisto e produzione solidali)?
Ho gia’ l’acquolina in bocca. 😛
Invio una nuova proposta di discussione, e per quelle già in lista voto per:
– dal GAS al GAPS
– Techno-GAS
– GAS Laziale ?
Ciao, Maurizio
Tasse Solidali
Il nostro lavoro ‘solidale’ puo’ essere anche una richiesta nei confronti delle istituzioni ?
Perchè oltre ad adottare in proprio o in rete un “piccolo produttore” che altrimenti rischia di chiudere, si puo’ anche chiedere che i soldi pubblici vengano indirizzati verso forme di sostegno adeguate: servizi, infrastrutture, ecc.
Si tratta insomma di pensare, progettare e richiedere uno ‘spostamento’ verso il ‘solidale’ anche dei contributi versati da tutti noi agli Enti locali, allo Stato e all’Europa.
Contributi che tanto spesso vengono spesi in maniera tutt’altro che solidale…