I GAS e Astorflex solidali per i Lavoratori Africani di Rosarno
Astorflex, l’azienda lombarda che produce una linea di scarpe per i gruppi di acquisto solidali, ha accettato la proposta di investimento che gli stessi gas della Rete Gas Lazio hanno formulato: fornire ai Lavoratori Africani di Rosarno a Roma un paio di scarpe ciascuno, a titolo completamente gratuito, per aiutarli a superare la situazione di difficoltà pratiche in cui ancora oggi si trovano e per dare un forte segnale anti-razzista a tutta la società.
La storia:
è cominciata durante l’Assemblea pubblica dei Lavoratori Africani di Rosarno a Roma, il 14 marzo al centro sociale ex-Snia di Roma. Questo importante incontro, che ha permesso ai diretti interessati di raccontare le proprie storie, ha portato all’intuizione di fare qualcosa di concreto nell’ambito dei gas.
Dopo un primo conteggio dei Lavoratori da parte dell’ex-Snia, il 1° maggio è partita la raccolta firme tra i gas della Rete Gas Lazio, e il 18 maggio la proposta di investimento è stata presentata ad Astorflex sottoscritta da 51 gasisti: è stata accettata il giorno dopo!
Sono quindi stati raccolti, sempre grazie all’aiuto dell’ex-Snia, i nominativi e i numeri delle scarpe necessarie, e il 20 giugno sono state distribuite 46 paia di scarpe (del tipo che Astorflex destina alla grande distribuzione) ad altrettanti Lavoratori.
Riteniamo importante questo traguardo perché:
- ha fornito di scarpe chi non ha soldi per comprarle perché ancora, dopo sei mesi dai fatti di Rosarno, è senza prospettive di lavoro
- dà alla società tutta un messaggio di anti-razzismo, integrazione e solidarietà verso chi è vittima di discriminazione
- non è stato pensato, richiesto e accettato come un atto assistenziale, caritatevole o pietoso: è un investimento di un’azienda che sceglie, d’accordo con i cittadini, di indirizzare i suoi utili verso persone che valgono, scommettendo su di loro e sul loro futuro. Siamo arrabbiati verso chi ha sfruttato queste persone, e questo atto canalizza la nostra rabbia operando in maniera diametralmente opposta ai soprusi e alla violenza: usando la solidarietà in maniera pratica e intelligente.
- è l’inizio di un dialogo tra gas e aziende che presuppone che i cittadini, liberamente organizzati in gruppi di acquisto solidali, possano suggerire alle aziende su come reinvestire i propri utili, guadagnati grazie ai propri acquisti, anche in investimenti non materiali ma solidali.
Questo è solo l’inizio. Dobbiamo:
- trovare lavoro ai Lavoratori Africani di Rosarno, chiedendo alle aziende che forniscono i gas di assumerli
- continuare a parlare della loro situazione e dello sfruttamento lavorativo che continua in ogni parte d’Italia, non solo a Rosarno
- chiedere alle aziende che forniscono i gas di non assumere in nero, pretendendo garanzie e documentazione
- mettere in piedi qualunque iniziativa che possa aiutare a far diventare l’Italia un paese dove i criminali siano isolati e denunciati, dove conviene operare in maniera legale, comprando dalle aziende che lo fanno, dando loro sostegno e avviando un dialogo importante e aperto
- dimostrare alle forze politiche che i cittadini possono cambiare questa società nonostante e senza di loro; e che devono osare, smettendo di cavalcare odi e paure per cercare il consenso ma prendendo scelte difficili e innovative per far progredire la società
http://www.exsnia.it/index.php?option=com_content&task=view&id=220&Itemid=2
https://www.gasroma.org/2010/06/09/la-rete-gas-lazio-per-i-lavoratori-di-rosarno/