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Paolo Fustaino (GPN) ha pubblicato un aggiornamento nel gruppo ReteGAS – Agrumi 12 anni fa
La realtà di tutti i giorni è che io vedo i miei soci, anche familiari, che per arrivare a fine mese frequentano molto più di prima i negozi dove si spende meno, non dove si spende meglio, rinunciano ad una “cosiddetta qualità” di una filiera solidale e rispettosa della natura, per necessità, rincorrono le offerte del GDO, perchè il loro potere d’acquisto si esaurisce in fretta. Qual’é il giusto prezzo, chi lo stabilisce? Io accetto le proposte dei fornitori, non mercanteggio, consapevole, che il prezzo che loro propongono copra benissimo le spese produzione.
E sai anche quanto pagano i braccianti, se sono in regola? Hai letto il prezzo trasparente di equosud? A 0,45 paghi solo il produttore!
Se le persone continueranno a voler risparmiare sulla qualità dei beni di prima necessità, come il cibo, piuttosto che su cellulari e automobili, solo per fare un esempio, ci saranno prodotti sempre più scadenti, filiere sempre più lunghe e negative su lavoro, ambiente e economia. Proprio questo i g.a.s. vogliono scardinare.
Dal sito nazionale della rete g.a.s.:
Un gruppo d’acquisto diventa solidale nel momento in cui decide di utilizzare il concetto di solidarietà come criterio guida nella scelta dei prodotti. Solidarietà che parte dai membri del gruppo e si estende ai piccoli produttori che forniscono i prodotti, al rispetto dell’ambiente, ai popoli del sud del mondo e a colore che – a causa della ingiusta ripartizione delle ricchezze – subiscono le conseguenze inique di questo modello di sviluppo.