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bando provincia con scadenza 6 settembre – discutiamone!

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  • #5796
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    Partecipante

    Ciao a chi è di ritorno dalle vacanze,
    non so se ve ne siete accorti ma il 6 agosto la Provincia di Roma ha fatto uscire un bando che stanzia 30.000 euro per l’attività dei gas, con scadenza 6 settembre.
    Pensando che siano stati in buona fede (qualche dubbio viene) è evidente che fare uscire un bando in piena estate indica una scarsissima conoscenza del mondo dei gas, che normalmente in estate rallentano o interrompono molto la loro attività, perchè organizzati da gente che va in vacanza!
    Non credo che ci sarà il tempo per una discussione di persona nella Rete, come è stato fatto l’altro anno, per scambiarsi idee, opinioni, impressioni e magari cercare di cooperare per presentare un progetto; vorrei comunque discuterne per quanto possibile qui sul sito tra chi è presente!

    Io avevo l’idea di partecipare come Gasper con un paio di progetti: uno che chieda fondi per pagare lo spazio che usiamo per i nostri ritiri (a San Lorenzo) e forse uno spazio (a Testaccio) da utilizzare per ritiri della Rete (es.arance, frutta equo-solidale). L’altro per offrire un servizio di consegna a domicilio di prodotti del commercio equo ai gas che non ne acquistano ancora proprio perchè non hanno possibilità di andarseli a prendere (penso soprattutto ai gas della provincia che dovrebbero venire a Roma, ma anche a gas lontani dalle botteghe).
    Siccome il Gasper non è un’associazione, dovrebbe appoggiarsi ad un’associazione per presentare i progetti. Per il progetto sul commercio equo avevo pensato a Pangea, che conosciamo come nostro fornitore. Per i fondi per gli spazi avevo pensato all’associazione di Testaccio che potrebbe mettere a disposizione lo spazio per i ritiri della Rete.
    Non ho ancora coinvolto le persone del mio gas perchè prima volevo sincerarmi della fattibilità dei progetti e della disponibilità delle associazioni, ma conto di farlo a breve, anche se temo che la partecipazione non sarà alta, dato che appunto molti sono ancora in vacanza.

    Ho molti dubbi riguardo alcuni aspetti del bando, e li esprimo qui così forse qualche gas con più esperienza potrà dissiparmeli.

    Finalità del bando:
    1) alla promozione e diffusione della coscienza sociale nell’ambito del consumo consapevole, equo-solidale e socialmente responsabile, nonché dei prodotti e delle produzioni alimentari tradizionali e di qualità ottenuti in ambito locale (filiere corte), attraverso iniziative di sensibilizzazione, informazione e promozione dell’incontro e della reciproca conoscenza tra piccoli produttori e tra di essi ed i consumatori;
    2) alla creazione e/o sostegno di GAS che:
    a) amplino ed arricchiscano il consumo consapevole nell’ambito dei prodotti, alimentari e non, sinora meno commercializzati, quali ad esempio il pesce, i saponi, i tessuti, ecc. ;
    b) diffondano la pratica dei GAS in ambiti territoriali provinciali scoperti;
    3) alla creazione e/o sostegno di GAS dell’ambito di nuovi servizi, quali ad esempio quelli connessi alla diffusione delle energie alternative, ecc..

    Il mio interesse è andato verso il punto 2a, e in tale ambito vorrei proporre il progetto che aumenterebbe la diffusione dei prodotti equo-solidali nei gas (che non mi sembra siano così diffusi).
    La richiesta di fondi “strutturali”, ossia i fondi per pagare l’affitto dello spazio dei ritiri, non sembra a prima vista contemplata dalle finalità del bando, a parte che si parla di “sostegno”, ma sembra solo per ampliare il consumo di prodotti già non diffusi, insomma non per continuare a fare quello che già fanno, ma per fare qualcosa di nuovo.
    Senonchè all’articolo 4 c’è scritto “Gli interventi di sostegno sono volti a contribuire alle spese di funzionamento, di promozione, diorganizzazione del GAS con erogazioni a fondo perduto, fino ad un massimo di € 5.000,00 pergruppo di acquisto/associazione per spese da effettuarsi secondo le modalità del presente avviso dadescrivere in uno specifico progetto.
    Si intendono qui le spese strutturali? Oppure è solo una ripetizione di quanto già detto prima nelle finalità del bando?
    Un’altra indicazione che mi rincuora sul fatto che sia possibile chiedere fondi strutturali viene dall’articolo presente sul sito della provincia:
    http://www.provincia.roma.it/news/fino-al-6-settembre-aperto-bando-finanziamento-gruppi-di-acquisto-solidale
    dove è scritto “Nel corso del 2009 l’Assessorato al Lavoro e Formazione della Provincia di Roma, guidato da Massimiliano Smeriglio, ha impegnato 32.000 euro per la realizzazione o il supporto alle attività di 10 gruppi di acquisto, ognuno dei quali ha beneficiato di un contributo che va dai 2 ai 4 mila euro utili a coprire le spese organizzative (dagli spostamenti, alla pubblicizzazione delle iniziative, all’affitto di locali per lo stoccaggio degli ordini).

    Associazione “appoggiante”
    “Considerato che sul territorio provinciale sono attivi una serie di G.A.S. informali questi ultimi potranno partecipare al bando appoggiandosi a realtà associative già esistenti che posseggano le
    caratteristiche richieste e che ne sostengano il progetto.”

    Quali sono queste caratteristiche? Le stesse che deve avere un’associazione-gas, ossia “abbiano tra i loro scopi statutari quello di attuare politiche di risparmio collettivo attraverso la creazione di un gruppo di acquisto”? Sarebbe molto strano! La provincia interpellata ha fatto sapere che anche una cooperativa (Pangea) può partecipare, quindi sembra di no.
    E’ quindi esatto che l’associazione “appoggiante” dovrebbe esclusivamente fare da tramite per il pagamento? Ossia io Gasper mi appoggio all’associazione Pangea per presentare il progetto. La provincia paga Pangea che paga il Gasper, oppure Pangea paga chi realizza il progetto per il Gasper.

    Progetti vincitori dell’anno scorso
    Sarebbe molto interessante leggere i progetti di chi ha vinto l’anno scorso, per avere un’idea di come vadano presentati. In teoria dovrebbero essere pubblici, penso! Però nell’Albo Pretorio online si riescono a vedere solo le intestazioni dei provvedimenti della Provincia sul bando dell’anno scorso, ma non si legge il corpo dei documenti (nemmeno i nomi dei gas vincitori).
    Qualche gas che ha partecipato e vinto (o anche non vinto) l’anno scorso potrebbe mettere a disposizione il suo progetto, di modo da aiutare gli altri gas che vogliono partecipare quest’anno?
    Interpellata la provincia ha risposto che non si possono vedere i testi dei progetti vincitori o anche partecipanti, il che mi sembra inaccettabile in termini di trasparenza, considerando che sono stati assegnatari di soldi pubblici. Chi ha partecipato può appunto rimediare personalmente a questa mancanza di trasparenza, in attesa di un reclamo ufficiale?

    #6299
    .
    Partecipante

    La vicenda sta diventando grottesca, in quanto si capisce come chi ha scritto il bando è perlomeno inadeguato a tale lavoro.
    Interpellati, dalla Provincia fanno sapere che un’associazione non può partecipare (o appoggiare un gas) con due progetti, nè un gas può partecipare con 2 progetti (anche se con associazioni diverse). Tale indicazione non è scritta nel bando dove vi è invece solamente scritto “La domanda di partecipazione al presente bando può contenere l’indicazione di un solo progetto,pena l’esclusione.” che a mio avviso vuol dire “non scrivere due progetti nella stessa domanda ma se devi presentare due progetti fai due domande”.

    Ci sarebbe da fare un bel ricorso.
    Ma, visto che nei gas invece ci sono persone intelligenti, meglio non arrivare al ricorso. Ci sarebbe qualche gas senza idee (già associazione o con associazione appoggiante) che vorrebbe fornire il suo nome per presentare un progetto?
    Per ora le idee papabili che ci sono venute sono:
    1) servizio di trasporto per acquisti da parte dei gas dei prodotti del commercio equo (finalità 2)
    2) fondi per pagare il luogo di scarico del Gasper e per lo scarico di prodotti di acquisti di rete a Testaccio (finalità 2)
    3) attività della nascente bottega del commercio equo di Monterotondo nell’ambito della diffusione del consumo consapevole (finalità 1)
    4) corsi sull’uso degli strumenti informatici quali gestigas e sito (finalità 3)

    Fatemi sapere se a qualcuno interessa appoggiare qualcosa!

    #6300
    Paolo
    Amministratore del forum

    @alfredogagliardi said:

    Finalità del bando:
    1) alla promozione e diffusione della coscienza sociale nell’ambito del consumo consapevole, equo-solidale e socialmente responsabile, nonché dei prodotti e delle produzioni alimentari tradizionali e di qualità ottenuti in ambito locale (filiere corte), attraverso iniziative di sensibilizzazione, informazione e promozione dell’incontro e della reciproca conoscenza tra piccoli produttori e tra di essi ed i consumatori;
    2) alla creazione e/o sostegno di GAS che:
    a) amplino ed arricchiscano il consumo consapevole nell’ambito dei prodotti, alimentari e non, sinora meno commercializzati, quali ad esempio il pesce, i saponi, i tessuti, ecc. ;
    b) diffondano la pratica dei GAS in ambiti territoriali provinciali scoperti;
    3) alla creazione e/o sostegno di GAS dell’ambito di nuovi servizi, quali ad esempio quelli connessi alla diffusione delle energie alternative, ecc..

    Il mio interesse è andato verso il punto 2a, e in tale ambito vorrei proporre il progetto che aumenterebbe la diffusione dei prodotti equo-solidali nei gas (che non mi sembra siano così diffusi).
    La richiesta di fondi “strutturali”, ossia i fondi per pagare l’affitto dello spazio dei ritiri, non sembra a prima vista contemplata dalle finalità del bando, a parte che si parla di “sostegno”, ma sembra solo per ampliare il consumo di prodotti già non diffusi, insomma non per continuare a fare quello che già fanno, ma per fare qualcosa di nuovo.

    In effetti il punto giusto è il primo, diffusione del consumo equo solidale… L’affitto deve essere relativo a contratti stipulati per le iniziative oggeto del bando ovvero”farò 10 scarichi per la frutta tropicale e spenderò tot.” Infatti dice il bando: 5 I canoni di locazione sono ammissibili solo se derivanti da contratti conclusi dal soggetto beneficiario del contributo esclusivamente per consentire lo svolgimento dell’ iniziativa finanziata. Conseguentemente, non sono ammissibili i canoni di locazione sostenuti dal beneficiario del contributo a titolo generico e soprattutto quelli relativi alla sede del beneficiario stesso.

    Un’altra indicazione che mi rincuora sul fatto che sia possibile chiedere fondi strutturali viene dall’articolo presente sul sito della provincia:
    http://www.provincia.roma.it/news/fino-al-6-settembre-aperto-bando-finanziamento-gruppi-di-acquisto-solidale
    dove è scritto “Nel corso del 2009 l’Assessorato al Lavoro e Formazione della Provincia di Roma, guidato da Massimiliano Smeriglio, ha impegnato 32.000 euro per la realizzazione o il supporto alle attività di 10 gruppi di acquisto, ognuno dei quali ha beneficiato di un contributo che va dai 2 ai 4 mila euro utili a coprire le spese organizzative (dagli spostamenti, alla pubblicizzazione delle iniziative, all’affitto di locali per lo stoccaggio degli ordini).

    Qui c’è un errore di ignoranza perche i gruppi d’acquisto non possono fare magazzino…. pena rispetto delle norme igieniche dei pubblici esercizi, permessi ecc.

    Associazione “appoggiante”
    “Considerato che sul territorio provinciale sono attivi una serie di G.A.S. informali questi ultimi potranno partecipare al bando appoggiandosi a realtà associative già esistenti che posseggano le caratteristiche richieste e che ne sostengano il progetto.”
    Quali sono queste caratteristiche? Le stesse che deve avere un’associazione-gas, ossia “abbiano tra i loro scopi statutari quello di attuare politiche di risparmio collettivo attraverso la creazione di un gruppo di acquisto”?

    Esatto

    Progetti vincitori dell’anno scorso
    Sarebbe molto interessante leggere i progetti di chi ha vinto l’anno scorso, per avere un’idea di come vadano presentati. In teoria dovrebbero essere pubblici, penso!
    Qualche gas che ha partecipato e vinto (o anche non vinto) l’anno scorso potrebbe mettere a disposizione il suo progetto, di modo da aiutare gli altri gas che vogliono partecipare quest’anno?

    Appena lo scansiono lo pubblico, noi abbiamo “pareggiato”: abbiamo vinto, ma non prenderemo i soldi perchè l’associazione capofila è morta!

    Interpellata la provincia ha risposto che non si possono vedere i testi dei progetti vincitori o anche partecipanti, il che mi sembra inaccettabile in termini di trasparenza, considerando che sono stati assegnatari di soldi pubblici.

    bisognerebbe protestare..
    Inoltre proporrei di chiedere a gran voce una proroga di un mese… ci state?

    #6301
    .
    Partecipante

    Grazie delle risposte Paolo. Anche se, riguardo le finalità, il punto 1 dice che la promozione deve essere fatta attraverso i”iniziative di sensibilizzazione, informazione e promozione dell’incontro e della reciproca conoscenza“…. non mi sembra che uno scarico di prodotti possa rientrare in queste! Quindi punterei sulla numero 2 per pagare i luoghi degli scarichi.
    Interpellando la provincia, hanno detto che anche una cooperativa (Pangea) che non ha niente nello statuto sul commercio-equo può partecipare per far appoggiare un gas, quindi basta che sia un’associazione che abbia qualcosa a che vedere con il gas in questione credo… anche qui va molto ad interpretazione di chi ti risponde e di chi giudica, mi sa.
    Magari si potesse prorogare di un mese, ma non vedo come! Siamo pochi qui presenti a chiederlo, se hai intenzione di farlo chiedilo pure a nome del gas Gasper. Ma temo bisognerà solamente sbrigarsi.
    Ma tu non hai per caso un’associazione (non moribonda come l’altra 🙂 che voglia sponsorizzare uno dei progetti?!

    #6309
    marcobinotto
    Partecipante

    Io, se il vincolo dello statuto e’ meno ferreo di come appare potrei chiedere a una o due associazioni.

    La richiesta di proroga e’ sensata e credo possa essere fatta anche da un solo GAS. Il problema e’ che credo abbiano messo questa data con un motivo mooolto preciso.
    Per questo e tutto il resto se avessimo la forza dovremmo proprio boicottarlo questo bando! 😎

    #6311
    marcobinotto
    Partecipante

    Se dovesse davvero servire ho trovato un primo ok da un’associazione (di cohousing). Sempre che i vincoli non siano come previsti alla lettera dal bando…
    🙁

    #6312
    .
    Partecipante

    Stiamo aspettando chiarimenti dalla provincia riguardo i requisiti dell’associazione “appoggiante” in quanto le risposte variano… a seconda di chi ti risponde! 🙁 Sembra che i requisiti non specificati siano lì per evitare che qualunque associazione che non c’entri niente con i gas si accaparri i fondi… però non si capisce come deve essere allora questa associazione!
    Io non sarei per boicottare il bando, ma per partecipare (magari con progetti che facciano rete come sono stati pensati quello di consegna di prodotti equo-solidali o quello del pagamento degli spazi o quello per i corsi di informatica) e poi spedire una lettera congiunta di protesta indicando cosa non andava.
    A quale progetto saresti interessato Marco? Quello per i luoghi di scarico o per i corsi di informatizzazione? Ci sarebbe anche bisogno di un gas insieme all’associazione di cohousing, sarebbe il tuo?

    #6314
    .
    Partecipante

    Ecco la risposta definitiva (spero) dalla Provincia per i requisiti dell’associazione a cui si appoggia il gas informale: “la partecipazione al bando da parte di un’Associazione che abbia tra gli scopi statutari quello “di attuare politiche del risparmio collettivo attraverso la creazione di un GAS” si riferisce soltanto all’ipotesi di GAS legalmente COSTITUITI in Associazione, ove l’Associazione stessa è evidente che abbia tra gli scopi statutari quelli prima enunciati (si legga il 2° capoverso dell’art. 3 del bando).
    Per quello che riguarda i GAS informali, questi potranno partecipare al bando “appoggiandosi a realtà associative già esistenti che posseggano le caratteristiche richieste”, ovvero quelle citate al 1° capoverso dell’art. 3, ossia l’essere legalmente costituite da almeno 1 anno.
    Per quanto riguarda la partecipazione di una Cooperativa sociale onlus come soggetto proponente ho chiesto delucidazioni direttamente al nostro ufficio fiscale, ammettendo, e me ne scuso per questo, di conoscere poco la normativa di riferimento, e sono venuta a conoscenza che dato che una cooperativa sociale è comunque una società, NON può partecipare al bando essendo la partecipazione ammessa solo alle realtà associative in cui prevalga senz’altro l’elemento personale (Associazioni, Fondazioni e Comitati) e non quello patrimoniale
    .”
    Se da una parte questa è una buona notizia non lo è per il progetto che pensavo di presentare con Pangea (che è una cooperativa), quindi se qualcuno conosce un’associazione che lo voglia presentare si faccia avanti! (anche quella di coushing?)

    #6316
    marcobinotto
    Partecipante

    Credo che non ci saranno problemi per l’associazione. A parte le corse che dovremo fare per doc e firme.

    Ti serve per il progetto della “formazione informatica”??

    #6317
    .
    Partecipante

    Sì Marco! Adesso dati i tempi stretti mi servirebbe un recapito telefonico tuo o dell’associazione. Serve anche un gas che voglia dare il proprio nome: il tuo potrebbe. Il progetto comincio già a scriverlo e poi lo dovrei sottoporre all’associazione e al gas per un rapido controllo (nel loro interesse che non abbia scritto cavolate!). Puoi contattarmi privatamente tramite messaggio!

    #6320
    .
    Partecipante

    Pubblico i progetti da me presentati grazie alla collaborazione delle associazioni SenzaConfine e E-Co-Abitare e quella dei gas Pangea Niente Troppo e GASS.
    EquoGasPorto propone un servizio di trasporto di prodotti equo-solidali per quei gas che non riescono a prenderli ad una Bottega.
    GasDotto propone un servizio di lezioni per tutti i gas che vogliano approfondire l’uso degli strumenti informatici disponibili nella Rete.
    Ho voluto presentare progetti che fossero comunque fruibili da tutti i gas della Rete (anzi, purtroppo tutti quelli della provincia di Roma, perchè era una condizione del bando), senza alcuna distinzione.
    Spero che gli altri gas che hanno partecipato vogliano rendere pubbliche le loro proposte, di questo bando e dell’anno passato, in uno spirito di trasparenza e condivisione.

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