ciao ragazzi,
lo scorso uikend si e’ svolto a Mestre il convegno “(Ri)costruire comunità
territoriali capaci di futuro”
*Gruppi di Acquisto Solidale e Distretti di Economia Solidale: nuovi attori
nell’economia e nelle politiche dei territori*
(dettagli sono su http://www.retegas.org/)
Al convegno c’erano oltre ai gas anche altri attori dell’economia solidale: le
mag, il caes (assicurazioni etiche), i bilanci di giustizia, …ma anche
cooperative sociali che stanno realizzando progetti di filiera corta, gruppi di
gas che si sono costituiti in rete per creare progetti insieme…
Questo convegno si e’ svolto pochi giorni prima della III Conferenza
Internazionale per la Decrescita, la Sostenibilità ecologica e l’Equità sociale,
che si terrà a Venezia dal 19 al 23 settembre.
Infatti abbiamo toccato molti temi, fra cui il ruolo dei gas all’interno del
territorio, gli esempi dei distretti di economia solidale gia’ avviati, e le
tante esperienze di economia solidale.
Il rapporto diretto tra consumatori e produttori, preferibilmente del medesimo
territorio, apre nuove dinamiche relazionali, sociali e politiche che vanno ben
al di là degli angusti spazi e regole che definiscono la tradizionale economia
di mercato, verso la costruzione di una economia fondata sulle relazioni.
Relazioni, la base del rapporto di fiducia che si instaura fra un gas e un
produttore.
E il vero segreto di come un gas unisce storie, esperienze, idee….e corre
verso un nuovo modo di fare economia e allo stesso tempo solidarieta’ fra persone.
L’esempio del biocaseificio Tommasoni, salvato proprio dai gas, e’ un esempio di
(RI)costruzione di reti solidali sul territorio.
Il comune cittadino non e’ piu’ un semplice acquirente di prodotti biologici, ma
grazie al gas diventa un co-produttore che segue a stretto contatto del
produttore la nascita e lo sviluppo del prodotto stesso, contribuendo in alcuni
casi al prefinanziamento o alla raccolta/trasformazione.
Vivendo quindi in prima persona il proprio territorio e contribuendo al suo
sviluppo armonico.
Uno dei punti piu’ discussi e’ stato proprio il concetto stesso di quale
economia (altreconomia?) vogliamo costruire.
C’erano anche rappresentanti delle istituzioni che hanno raccontato come e’
possibile realizzare leggi o progetti virtuosi (un esempio molto bello e’ stata
la legge regionale del trentino sull’economia solidale, frutto di tanti anni di
lavoro).
La sovranita’ alimentare intesa come difesa e sviluppo del territorio, attenta
alle esigenze dei produttori ma anche forte tutela per la sicurezza alimentare
dei cittadini.
La decrescita, sulla quale si e’ discusso a lungo, e che rappresenta una
frontiera di sostenibilita’ che dobbiamo raggiungere con modi e tempi molto rapidi.
Un altro importantissimo esempio di come un gas puo’ aiutare un produttore a
formare un prezzo trasparente: Il progetto “Apprezziamolo”. Il progetto nasce
dopo anni di attività di BioRekk <http://www.biorekk.org> a stretto contatto con
i produttori agricoli locali. L’obiettivo è far incontrare chi produce e chi
acquista, diffondere una nuova cultura legata alla sostenibilità ed alla
trasparenza delle relazioni economiche valorizzando e sostenendo al contempo
l’agricoltura biologica.
Insomma, a Mestre c’era molta carne al fuoco…e oltre alle tante belle parole,
anche moltissimi esempi concreti di come realizzare buone pratiche di economia
solidale.
Mestre e’ stato un punto di incontro di tante realta’ diverse, ma tutte unite
dalla convinzione che non solo un altromondo e’ possibile, ma tanti altrimondi
sono in costruzione.
Ne parliamo alla prossima riunione ?
ciaoooo Dav