da un documento del ministero della salute leggo:
L’utilizzo della catena del freddo per la conservazione alimentare presenta il
vantaggio di preservare un alimento, anche per un periodo di tempo prolungato,
senza alterarne il valore dietetico/biologico (nutrizionale) e sensoriale.
Le tecniche di conservazione di un alimento tramite la catena del freddo sono
diverse: la refrigerazione è adottata nel trasporto di frutta e pasti pronti (temperature
leggermente più elevate 0°/+ 4°C); con il congelamento l’alimento
è sottoposto a temperature negative (dell’ordine di -15°C/-20°C) con conseguente
cristallizzazione dell’acqua (che rappresenta circa il 70%-80% di ciascun
prodotto alimentare animale e/o vegetale) e solidificazione del prodotto; con il
surgelamento si applica la stessa tecnica con la differenza che il raffreddamento
e la conseguente solidificazione del prodotto avvengono in tempi brevissimi
(entro 4 ore) con temperatura non superiore a -18°C al cuore.
Nel locale magazzino oltre alle scaffalature ed i pallets per lo stoccaggio dei
prodotti alimentari, devono essere presenti:
– FRIGORIFERI: destinati alla conservazione di prodotti alimentari
preconfezionati deperibili;
– CONGELATORI: destinati alla conservazione di gelati e/o altri prodotti con
legame di temperatura negativa.
Per queste apparecchiature, devono essere previste opportune procedure per la
pulizia, la disinfezione e per il controllo periodico della temperatura, che devono
essere registrate su apposita modulistica.
Per quanto riguarda le temperature di conservazione in magazzino, dove è generico
il Regolamento (CE) 852 /04 (art.1.c – mantenimento della catena del
freddo), è applicata la legislazione nazionale, quindi vale ancora il DPR 32 7/80
e, nel caso specifico delle temperature di conservazione, facciamo riferimento all’articolo
n.31:
– gli alimenti deperibili con copertura o farciti con panna o crema a base di
uova e latte, yogurt dei vari tipi, prodotti di gastronomia con copertura di
gelatina alimentare, debbono essere conservati a temperatura non
superiore a +4°C.
– gli alimenti deperibili cotti da consumarsi freddi debbono essere conservati
a temperatura non superiore a +10°C.
Qui si parla anche di trasporto, ma stiamo filofilo alla normativa, altrimenti tutte le cassette di frutta e verdura dei negozi non dovrebbero essere esposte ma bensi in celle frigo