Rete GAS Lazio Blog

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  • #6607
    Matteo
    Partecipante

    L’argomento i GAS e gli aspetti commerciali è molto interessante e potrebbe anche essere approfondito ma le modalità con cui ci si relaziona in un dibattito non sono meno importanti del dibattito stesso. Il mio primo intervento non nasce dall’esigenza di rispondere a un interessante tema proposto. Vorrei ricordarti che una decina di giorni fa, hai avviato con Irene una discussione, in parte pubblica e in parte privata, con modalità piuttosto confuse e che a un certo punto è apparso un tuo intervento su questo forum, che in sostanza se da un lato pone un tema interessante, dall’altro denigrava in particolare la nostra cooperativa. Nel fare ciò hai dimenticato di avvisare Irene dell’apertura del dibattito in questa sede e quindi le tue affermazioni, abbastanza discutibili, su Capo Horn sarebbero rimaste senza possibilità di replica. Quando mi spiegherai il perché di queste modalità di discussione allora affronterò con te l’argomento. Qualora altri fossero interessati al tema, di per sè interessante, si troverà il modo di dibattere in una cornice di rispetto di tutti i partecipanti.

    #6599
    Matteo
    Partecipante

    Caro Alfredo per ora non intervengo sulla “questione commerciale” perchè credo che ci possano essere diverse modalità di acquisto e consumo critico e tutte presentano punti di forza e di debolezza. Nell’ultimo incontro GAS tenuto alla CAE è emerso un GAS che addirittura lavora in un laboratorio di macellazione la carne e che quindi ovviamente inserisce i costi di questo lavoro nel prezzo finale del pacchetto…. questo per dirte che ci sono tante strade ancora da esplorare.

    Ma mi vorrei soffermare su Capo Horn, che gestisce una bottega del commercio equo e solidale che non è in AGICES come non lo sono nel Lazio: Equamente, La tenda dei popoli (socio fondatore), kikelibà, il Fiore di Ladispoli, Engim, e moltissimen altre a Roma, o a livello nazionale Commercio Alternativo, Fair, assobotteghe. Forse se in AGICES ci sono quasi solo i soci ctm-altromercato ci saranno delle ragioni, anche politiche da approfondire. A tal proposito è stato interessante il dibattito sul commercio equo e solidale italiano tenuto proprio alla CAE nella stessa 3 giorni citata sopra.
    Oltre a essere una realtà importante del commercio Equo e Solidale romano, la nostra organizzazione è impegnata da sempre nella rete dell’altra economia romana. Puoi chiedere informazioni su di noi alla rete dei bilanci di giustizia di Roma, alla MAG, alle botteghe del Commercio equo di Roma o a Vittorio, Francesco, Gaga, Paolo Gentilucci, Claudia, Valerio, Rudy, e un po’ tutta la vecchia guardia di Pangea-Niente troppo, a Reorient, all’Occhio del Riclone, al CIES, allo SCI, ai soci fondatori dello SCeC (circuito di moneta locale), all’ass. Tatawelo, all’ASAL (ass solidarietà america latina), al Casale Podere Rosa, al GAS cambiaLogica, al GAS di ostia, di Fiumicino, a FishBox, a Marina di GAOS, e penso che posso continuare per molto. Se ti informassi attraverso questi e molti altri soggetti dell’Altra Economia romana scopriresti che siamo un soggetto attivo del consumo critico e non un negozio che approfitta di una moda. Per rispondere alla tua domanda su:”ma gli utente di questi “gas” a mio avviso falsi, lo sanno cos’è un gas e che si stanno facendo infinocchiare?” ti dico che il nostro caso il GAS è nato proprio da un paio di GAS che si sono fusi nella nostra bottega, accorpando gli scarichi, a cui se ne sono uniti altri 2 poche settimane dopo proprio perchè erano intevenuti problemi logistici. Inoltre quasi tutti i Sabati organiziamo incontri (il 14 aprile con la MAG) e spesso alcuni membri di GAS della zona, si appogiano al nostro per approfittare di prodotti che magari il loro non tratta (ad esempio fish-box). Il caso dei prodotti vegan è nato proprio dall’esigenza di gasisti che nella nostra zona non trovano i prodotti vegani e che non interessano ai loro gas e che preferiscono acquistarli la momento dell’ordine che facciamo noi, ovviamente percepiscono uno sconto (come per la vostra bottega controllata AGICES). Inoltre mi chiedo se la nostra organizzazione ha la forza di nascondere ai consumatori la “verità” sui GAS mentre mi sembra che nonostante partecipi al commercio equo non conosci la “verità” su AGICES.
    Spero che possa nascere un sereno confronto, soprattutto basato sul rispetto del lavoro degli altri, come noi rispettiamo chi fa commercio equo in modo diverso dal nostro, anche quando quella diversità viene a scontrarsi con il nostro percorso come nel caso prima citato della Città dell’AltraEconomia.

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